SCOPRIRE IL MAROCCO

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BOTTI SIMONETTA

È ben vero che , come diceva Henry Miller “viaggiare è un nuovo modo di vedere le cose”.

Dalla costa Nord del Marocco, vicino a Tangeri, guardando Cadice e Gibilterra ti stupisci di quanto la terra del Marocco sia
piena di vitalità, di innovazione, di fermento difronte ad un continente, la nostra Europa, sempre più
vecchia e stanca.

Arrivare in Marocco è un incontro con un mondo colorato, pieno di profumi che inondano
le strade, pieni di visi gentili che ti sorridono per strada. Un Paese pieno di bambini che giocano a pallone in
ogni lembo di terra polverosa o in nuovi campi , un Paese in cui ogni due anni si inaugura un diga, come sa
chi ha grande rispetto per l’acqua, si stendono autostrade modernissime, si porta a termine la ferrovia (già
ultimata da Tangeri a Casablanca, in lavorazione da Casablanca a Marrakeck).


Ed è allora che i pregiudizi di un mondo che conosciamo poco, con la sua religione, le sue sedimentazioni di popoli nella storia, dai
Berberi agli Spagnoli, ai Francesi e ai Portoghesi, si sfaldano di fronte allo stupore di un paesaggio urbano
curato, ordinato, con giardini e strade pulite ed eleganti, di fronte alle ville bianche sulle colline , ai palazzi
reali in ogni città.

Nelle città imperiali del Nord convivono modernità e tradizione, si passa dai quartieri
nuovi in cui per volontà del re Mohamed VI si costruiscono condomini che dovranno cancellare entro pochi
anni tutte le bidonville ancora presenti ai margini dei più grandi agglomerati urbani. Fino ad arrivare alle
medine, le città antiche. Qui tutto è come un sogno: i colori delle pelli e dei tessuti colorati, le spezie
ordinate in piramidi variopinte, legno di sandalo, datteri, erbe aromatiche, tartarughe, profumi in boccette
da mille e una notte, dolci trasudanti di miele.

Un filo lega le più antiche città da Rabat a Fez la città blu a Meknes con
questi mercati dove perdersi e lasciarsi trasportare. E ogni tanto puoi entrare in una madrasa, l’antica
scuola coranica, in cui tutto è silenzio, profumo di legno di cedro, maioliche colorate a formare
caleidoscopiche visioni. In Marocco ci arrivi a volte con il senso di superiorità del mondo opulento e te ne
torni con la sensazione di una storia millenaria straordinaria che vive ancora oggi , preziosa, affascinante.
Portandoti dietro un nuovo sguardo sulla tua vita quotidiana e la voglia fortissima di tornare.